Organizzazione di volontariato, Croce Rossa Italiana, ha per scopo l’assistenza sanitaria e sociale sia in tempo di pace che in tempo di conflitto. Associazione di alto rilievo, è posta sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica.
Siamo un Comitato giovane, costituito nel 2019. L’inizio del nostro percorso è stato segnato da una particolare necessità da parte della popolazione: l’emergenza Coronavirus. Così, ci siamo sin da subito rimboccati le maniche per dare un pieno supporto che accogliesse i diversi bisogni del territorio: dalla distribuzione di beni di prima necessità al sostegno psicologico, dalla diffusione di indicazioni sanitarie ai presidi di sicurezza. Oltre alla parentesi pandemica, il Comitato vanta della partecipazione a eventi e emergenze nazionali e internazionali, tra le ultime quelle in Ucraina ed Emilia Romagna. Le nostre giornate sono occupate da una consistente assistenza sanitaria, progetti nelle scuole e attività di sensibilizzazione. Abbiamo tanto altro ancora da ideare, sviluppare e realizzare nel territorio grottagliese. Il cammino è appena iniziato, ma scorgiamo già un vasto panorama di possibilità.
La CRI fa parte del Movimento Internazionale della Croce Rossa. Nelle sue azioni a livello internazionale si coordina con il Comitato Internazionale della Croce Rossa, nei Paesi in conflitto, e con la Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa per gli altri interventi.
Croce Rossa Italiana è una società nazionale, così come Croce Rossa Tedesca, Francese ecc…
Svolgono numerose attività come ausiliarie dei problemi pubblici. Hanno tutte uguali diritti e il dovere di aiutarsi reciprocamente. Il rapporto tra società nazionali consorelle è paritario e prioritario.
Il 24 giugno 1859, nel corso della Seconda Guerra di Indipendenza italiana, a Solferino si consuma una delle battaglie più sanguinose del XIX secolo, sulle colline a sud del Lago di Garda. Trecentomila soldati appartenenti a tre eserciti distinti (francese, sardo-piemontese e austriaco) si scontrano, lasciando sul terreno circa centomila fra morti, feriti e dispersi. Castiglione delle Stiviere è il paese più vicino, a sei chilometri da Solferino, dove esisteva già un ospedale e la possibilità di accedere all’acqua.
Lì si trova anche un cittadino svizzero, Jean Henry Dunant, venuto ad incontrare per i suoi affari Napoleone III. Egli si ritrova coinvolto nella terribile carneficina, aggravata dall’inesistenza della sanità militare. Rimane talmente colpito dalla situazione che decide di descrivere quanto stesse accadendo in quello che diventerà, poi, il suo testo fondamentale: “Un Souvenir de Solferino”, tradotto in più di venti lingue. Dall’orribile spettacolo nasce in Dunant l’idea di creare una squadra di infermieri volontari preparati, il cui operato potesse dare un apporto fondamentale alla sanità militare: la Croce Rossa.
Dal Convegno di Ginevra del 1863 (26-29 ottobre) nascono lo Società Nazionali di Croce Rossa e la quinta a formarsi è proprio quella italiana. Nella prima Conferenza diplomatica di Ginevra, che termina con la firma della Prima Convenzione di Ginevra (8-22 agosto 1864), viene sancita la neutralità delle strutture e del personale sanitario.